Dieta a Zona

Dieta a zona a differenza delle altre diete che si limitano a fare una contabilità delle calorie avendo come finalità il semplice dimagrimento è che si propone come una modifica degli stili di vita. Partendo da importanti presupposti, si è arrivati alla conclusione che il cibo non fornisce solo calorie, nutrienti, vitamine e Sali minerali, ma modula la produzione di ormoni. Infatti attraverso l’alimentazione abbiamo la possibilità di privilegiare alcuni ormoni, modulando i loro effetti sul nostro organismo.

 

 Un’altra importante attenzione va rivolta alla glicemia, infatti con la dieta a zona si evitano ampie oscillazioni che portano spesso a ricadute negative sulla nostra salute. La riduzione delle oscillazioni  sulla glicemia può essere ottenuta mangiando spesso, cinque o sei volte al giorno oltre a rispettare la regola base della dieta a zona, il rapporto ad ogni pasto 40-30-30. Questi numeri stanno a significare che l’apporto calorico per ogni pasto dovrà provenire il 40% da carboidrati (preferibilmente a lento assorbimento, come frutta e verdure), per il 30% da proteine ( meglio se da carni bianche o pesce, meglio ancora se da soia o altri legumi che non contengono grassi animali) e per il 30% da grassi prevalentemente vegetali ( in particolare l’olio d’oliva). Poiché i carboidrati, come le proteine, producono 4 chilocalorie per grammo, mentre i grassi ne producono 9, per poter combinare i vari nutrienti nelle giuste proporzioni sarà necessario consumare 9 grammi di carboidrati assieme a 7 grammi di proteine e 3 grammi di grassi, per mantenere le proporzioni approssimata di 40-30-30.

 

dieta a zona ideata dal Dott. Barry Sears, è un indicazione di un corretto modo di mangiare, distribuendo i nutrienti nelle proporzioni adeguate. Per questo la dieta a zona a differenza delle altre diete non finisce mai. Non si deve mai dimenticare che il giusto completamento di questa dieta è una costante attività fisica. Infatti fina dall’antichità, già il grande medico Ippocrate (460-377 a.C.) diceva: “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute”.

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